Il Comune investe € 5000 per far pensare ad altri, sconosciuti, dove posizionare la parete di arrampicata attualmente montata sulla torre in cemento di Alcatraz. Vedi Delibera N.10/2016.
Premesso che è sempre una buona cosa confrontare le idee e il modo di vedere di persone diverse, ci si chiede perchè l’Amministrazione non abbia il coraggio di esprimere delle idee autonome. La risposta è semplice: le idee non ci sono, anzi ce n’è una sola, imposta dai privati di Alcatraz: lì dov’è la parete non va bene perchè li disturba.
Decidere di ubicare un oggetto così vistoso e così impattante, per la sua dimensione verticale di oltre 15 metri, all’interno dei due parchi storici del paese, sulla riva del lago, è sbagliato, ma prevediamo che ci penserà la Soprintendenza a farlo capire agli sprovveduti amministratori. Purtroppo per le tasche dei cittadini lo potrà fare solo dopo che i soldi saranno stati spesi per il concorso di idee.
Dunque, dietro una apparente dichiarazione di incompetenza da parte dell’amministrazione e dietro ad una apparente apertura al confronto con punti di vista differenti, si cela maldestramente una decisione già presa: quella di spostare la parete di arrampicata dal posto in cui si trova (con tutti i limiti gestionali che questa posizione comporta, ma ne emergeranno sicuramente altri nelle nuova posizione) ad una altro posto all’interno dei due parchi storici. Ma non sarebbe stato più serio far decidere ai concorrenti dove metterla all’interno dell’intero paese, magari in posizioni meno delicate che nell’ambito vincolato dei parchi Da Riva e Cademartori? Paura di sentirsi dire che la posizione attuale, sulle incombenti pareti di Alcatraz al centro del paese e in prossimità della scuola, non è poi così sbagliata?
Dopo due anni di abbandono dei parchi da parte della attuale amministrazione e dopo il fallimento dell’iniziativa gestionale della palestra e dei nuovi impianti sportivi, Trabucchi decide di utilizzare quello che considera uno spazio vuoto e privo di valore paesaggistico o storico per metterci una attività che considera scomoda.
Dopo un decennio di occupazione di metà parco Cademartori e di quasi tutta la riva da parte dello Sci Nautico Lariano con un contratto d'affitto che sarebbe bene ridiscutere e con un evidente impoverimento della ricchezza architettonica e botanica dell’area occupata (una cappella privata che è diventata un bar, degli approdi storici di raffinata qualità costruttiva semplificati da un invasivo pontile galleggiante, ringhiere in ferro battuto rimosse e malamente riciclate, alberi capitozzati o rimossi senza una adeguata ricostruzione del contesto vegetale originario), il Comune pensa forse di dare in gestione anche la parete di arrampicata.
L’amministrazione Caccia ha riqualificato l’area sportiva ed ha realizzato una nuova palestra senza fare alcun danno all’area monumentale di Girola, anzi riuscendo ad interrare completamente lo spazio collettivo più grande di Blevio. Ora Trabucchi vuole mettere nella stessa zona una torre alta 15 metri?
Qualche dubbio sulla correttezza dell’iniziativa e sulle competenze degli attuali amministratori è legittimo averlo, chiedendo che vengano effettivamente riqualificati i parchi valorizzando tutte le cose belle che contengono invece che lasciarle andare in malora.
L’Amministrazione Caccia fece, nel 2012 un rilievo e un progetto organico di cui sarebbe saggio tenere conto invece di proseguire nella dissennata politica dell’improvvisazione. Non è giusto andare avanti a impoverire un patrimonio culturale collettivo compiendo nuovi errori e nuovi scempi di cui paghiamo ancora oggi le conseguenze.