Date a Cesare quel che è di Cesare ….


Riprendendo i contenuti del volantino della Minoranza del 22/2/2010

La domanda che sorge spontanea è: "perchè Cesare (l'Amministrazione precedente) non si è preso quello che gli spettava quando era ora?"

Perchè Cesare avrebbe avuto bisogno di vendere un pezzo di riva bleviana, a cui una buona parte degli abitanti era ed è ancora affezionata per ricavare € 950.000 quando avrebbe potuto incassarne 1.826.000 solo facendo rispettare le regole?

Perchè Cesare, in campagna elettorale, non fece minimamente cenno alla possibilità di incassare questa considerevole cifra come naturale conseguenza del proprio operato?

L'Amministrazione attuale non ha mai negato che la decisione di permettere di costruire 27.000 mc. nel parco di Villa Roccabruna appartenesse integralmente alla Amministrazione precedente. A ciascuno le proprie responsabilità.

L'Amministrazione precedente decise di incassare € 850.000 e lo fece siglando ben due convenzioni con HRC. Due convenzioni che rappresentavano tutto quanto l'Amministrazione precedente aveva deciso di ottenere da quella operazione. Due convenzioni conclusive, tant'è che, sulla base di quelle, era stata ultimata l'edificazione nel comparto oggetto di Piano Attuativo.

Due convenzioni che contenenvano una chiara strategia: non definire la destinazione d'uso del comparto, riducendo al minimo, a vantaggio del lottizzante, il contributo da pagare al Comune. Un esempio chiarissimo è dato dal calcolo degli standard, nel quale lo stesso edificio Roccabruna figura come residenziale. 

E non si dica che gli standard sarebbero stati ricalcolati sucessivamente: in base a quale criterio? Si sarebbe riconosciuto di aver fatto una sequenza impressionante di errori?

Sequenza impressionante di errori nel sottoscrivere due convenzioni fatte a distanza di due anni, supportate da 30.000 Euro di consulenze urbanistiche esterne?

Nell'ambito dei Piani Attuativi le convenzioni si fanno prima di realizzare le opere e di conseguenza si paga quanto è dovuto. Così è stato. L'attuale amministrazione è intervenuta, con fatica, a opere concluse.

L'attuale Amministrazione ha voluto, in contrasto con l'operato dell'Amministrazione precedente, rivedere e re-interpretare i contenuti di queste convenzioni che apparivano iniqui per l'ente pubblico. Sono state riviste le aliquote per il calcolo di oneri e costi ed approvate in Consiglio Comunale con la opposizione della Minoranza; sono stati rivisti gli importi degli standard ed adeguati all'effettivo valore della zona; sono state riviste le destinazioni degli edifici e conformate all'effettivo uso alberghiero.

In particolare il valore dello standard, fissato dalla precedente amministrazione, era di € 70/mq; l'Amministrazione attuale l'ha ricalcolato a € 142/mq. ovvero un valore più realistico per un terreno edificabile a lago.

La superficie dello standard era stata fissata, dalla precedente amministrazione in mq.5.000 (calcolata erroneamente, anche sull'edificio esistente considerato residenza); l'Amministrazione attuale l'ha ri-dimensionata, calcolandola correttamente ed estendola a mq.8.000.

Le tariffe degli oneri sono state quadruplicate (da € 100.000, stabiliti dalla precedente amministrazione, siamo passati ad € 400.000), col voto contrario della Minoranza in fase di approvazione della revisione tariffaria.

L'Amministrazione attuale ha rivisto l'importo del costo di costruzione incassando altri € 300.000.

l'Amministrazione attuale ha ottenuto infine uno standard qualitativo di € 300.000 (spazio polifunzionale al Colombaio).

Le convenzioni già stipulate potevano andare ancora bene, bastava non metterle in discussione, accettarle come definitive, così come lo erano state per la precedente Amministrazione. L'Amministrazione attuale non ha voluto farlo ed ha lavorato per far sì che alla comunità bleviana arrivasse tutto quello che le spettava.

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