Si sta diffondendo anche a Blevio l’albero killer di parchi e boschi: si chiama ailanto (Ailanthus altissima), proviene dall’oriente, si diffonde rapidamente in tutti gli ambienti (sole, ombra, suoli sassosi o fertili, campi, boschi), nei primi anni di vita cresce due metri all’anno in altezza ed è quasi impossibile da debellare. Se si taglia un albero adulto, dalle sue radici, si possono sviluppare anche più di 100 nuovi polloni. In terreni fertili le radici si possono sviluppare fino a 30 metri di lunghezza. Unica soluzione per eliminarlo è utilizzare massicce dosi di diserbanti, con tutte le controindicazioni del caso, oppure tagliare sistematicamente i polloni con la stessa frequenza dell’erba di un prato. A Blevio è comparso in numerose aree ai margini delle frazioni, ad esempio nella valle accanto a Villa Moroni tra Sopravilla e Sorto o su alcuni terrazzamenti accanto alla Valle della Chiesa a Sorto, ben visibile dalle strade principali. L’ailanto inibisce la crescita dell’altra vegetazione, specie del sottobosco, producendo una sorta di veleno naturale, fastidioso anche all’uomo e persino alle capre. Un vero pericolo per l’ecosistema e per la biodiversità.
Se non vogliamo vedere scomparire i nostri boschi e la loro ricchezza di specie dobbiamo fare qualcosa subito, prima che sia troppo tardi.